Grande attenzione anche quest’anno è rivolta all’Ars Mercatorum, con le sue molteplici attività economiche cittadine, dove ai mercanti si aggiungono provetti artigiani.

Il villaggio, già ricco di proposte interessanti sulle antiche arti e sui mestieri di una volta e dalla poliedrica Associazione storica Associazione storica Gens Euganea di Padova, sarà arricchito dal Gruppo Storico Ars Mercatorum di Treviso, che presenterà un’ampio spaccato della vita corporativa della Padova trecentesca, dai Mastri usbergai e d’arme, dall’arcaio al pellettiere, dal falegname al tessitore.

E sembrerà davvero di entrare nei villaggi e nei borghi delle antiche terre carraresi.

Ma il vero protagonista sarà il Visitatore che vorrà venire a trovarci durante il Palio.

Verrà preso per mano dalle molteplici figure di un quadro antico che per questi giorni di festa torneranno a vita.

E allora che nessuno si stupisca se verrà rincorso dall’irreverente buffone, minacciato dall’altezzoso cavaliere, stregato dalla dama o dalle dolci note di un menestrello.

Se stupore ci sarà, sarà quando al rintoccare delle ore notturne, le figure di quel quadro si ricomporranno nella loro cornice ed il Visitatore rimarrà solo, incerto se ciò che ha visto e toccato con mano qui al castello di San Martino de la Vaneza fu sogno o realtà.